Nome: Lydia | Cognome: Hawthorne |
Età: 20 (?) anni | Razza: Umana variante |
Peso: 68 k kg | Altezza: 1,75 cm |
Capelli: Neri | Occhi: Dorati |
Allineamento: Legale Malvagio | Sesso: Femminile |
Divinità: | Tipo di Gdr: By Chat |
Nome Gdr: | Genere Gdr: D&D |
Gilda: | Carica Gilda: |
Mestiere: | Carica Mestiere: |
Clan: | Carica Clan: |
Party: |
Lydia è una giovane donna dalla pelle chiara e dai lunghi capelli nerissimi che tiene sempre in elaborate acconciature che cambiano giornalmente fissate da una moltitudine di ornamenti e fermagli tutti preziosi e scintillanti. È di media statura e di corporatura esile, la sua limitata forza fisica è intuibile dalla mancanza di muscolatura definita. I suoi occhi dorati sono grandi ed espressivi ma al buio riflettono la luce in maniera peculiare. Ha addosso diversi gioielli: orecchìni, anelli, bracciali tutti preziosi e di fattura delicata. Indossa un lungo abito di seta nera ricamato con dettagli di filigrana brillante. Sembrerebbe una semplice nobilotta annoiata, ma qualcosa stona. Il bel vestito è ricoperto da un corpetto di armatura in un metallo scuro e brillante, lucidata e impreziosita da dettagli in filigrana scolpiti a rilevo. Legato al suo braccio vi è uno scudo altrettanto resistente e decorato con immagini di mostri e cavalieri che combattono tra loro. Alla sua cintola con una cintura di pelle è legato un libro con una copertina spessa rilegato in pelle nera sulla cui copertina sono impressi alcuni simboli che attorniano uno stemma centrale. La figura della ragazza e ammantata da una lunga cappa scura che la copre e nasconde molti dettagli del suo aspetto. Non porta con se uno zaino ma a tracolla ha una borsa di pelle la cui cinghia si può notare passare di traverso sul suo petto
Lydia è una donna determinata e solitaria. Abituata a sembrare forte e distaccata ed a non aver bisogno di nessuno prima dagli anni di negligenza della famiglia e poi dalla vita e dalle avventure nei piani inferiori. Con gli anni gli orrori e la crudeltà della sua nuova casa sono diventati qualcosa a cui e indifferente ed abituata nonostante un leggero senso di orrore e paura le permanga sempre addosso specie quando si allontana per molto dalla sua patrona in luoghi lontani o ostili. È una donna pragmatica, che per quanto non crudele accetta quello che incontra in questi piani come male necessario intrinseco delle creature che la circondano e non cerca di cambiare lo status quo decidendo semplicemente di adattarsi e seguire le regole e le leggi del piano. Gli intrighi delle corti infernali e delle creature che per forza di cose frequenta le hanno istillato una sana paranoia e diffidenza verso il prossimo utilissima quando si ha a che fare con creature come queste. Lydia è un po’ individualista e preferisce sempre mettere al primo posto la sua sicurezza ed il suo benessere rispetto a quello altrui. Nonostante tutto però cela gelosamente un desiderio confuso per qualcosa di più a cui non riesce a dare un nome, probabilmente perché non l’ha mai davvero incontrato in vita sua, ed un desiderio di pace e tranquillità che sa essere di difficile realizzazione per via del patto e delle sue esperienze che non la rendono una donna comune. Proprio per questo negli anni è stato facile per Glasya far leva sui suoi desideri più nascosti, sui suoi vizi e sulla sua immaturità emotiva per irretirla in altri patti e servizi, portandola ad addentrarsi sempre di più nel mondo e nella società infernale mostrandole tutti i benefici e le possibilità che essa può offrirle, facendo passare in secondo piano quella vocina che rispecchia i desideri di un passato sempre più distante. Grazie al potere e alla considerazione che ha raggiunto alla corte della sua signora si sente finalmente rispettata e ormai il desiderio di abbandonare i piani inferiori è qualcosa di labile e quasi dimenticato, difficile da risvegliare ed alimentare quando messo a confronto con i benefici che può ottenere tra le gerarchie infernali.